Paolo Martin genio innovatore

Maestro dell' Design Italiano

Pubblicato il 26/06/2018

Vieni a scoprire le Opere di Paolo Martin clicca qui

Una mente di spicco, quando la si vede, la si riconosce: nel suo operato si ritrova – e si ammira – quel senso di compiutezza dato dall'unione sinergica di creatività e rigore; si percepisce il potere di un'idea che, completa in se stessa, è diventata tangibile grazie all'operato del suo inventore. 

Paolo Martin, uno dei Maestri dell'Automotive Design Italiano, è proprio questo tipo d'uomo: disegnatore di macchine mai viste prima, di barche lussuosissime e veicoli a due ruote  così come di oggetti di uso comune come asciugacapelli e persino un bisturi da chirurgo.  Tuttavia uno sguardo ai bozzetti di Martin è sufficiente per capire quanto sia riduttivo identificare il suo genio con un mero elenco delle sue creazioni. 

Paolo Martin, classe 1943, nasce a Torino e probabilmente il fato non ha scelto per lui una città a caso; la storia della sua vita privata e quella professionale s'intrecciano già dall'infanzia, in cui il gioco preferito del Designer di oggi era il Meccano: meccanica, ordine, composizione e libertà di creare. 

La personalità di Martin poco si confà a ciò che la società dell'epoca aveva in serbo per lui; era lo studente che non ritirò mai il diploma di scuola media perchè "tanto non mi servirà", lo stesso che a diciassette anni avrebbe lasciato gli studi per fare la gavetta nello Studio del designer Giovanni Michelotti, per diventare il novello che in quello Studio sapeva fare la punta alle matite meglio di tutti. 

Michelotti fu una sorta di mentore e padre spirituale, e in quel capannone di Corso Francia a Torino contribuì ed assistette alla crescita e allo sviluppo del genio e della manualità che diventarono la cifra stilistica del Paolo Martin Designer

Proprio allo Studio Michelotti, quando fu ora di comprare un tecnigrafo al giovane designer, Martin volle anche, proprio accanto a sè,  un tornio e una fresa. Così le idee che si dispiegavano tra carta e matita, avrebbero potuto avere un'espressione tridimensionale. D'altra parte non basta ideare un'automobile e disegnarla, bisogna poter aprire le porte, sollevare il cofano, far scendere i vetri.

Ebbene, è proprio questa complementarità a rendere così vivo il lavoro di Martin: le idee si accompagnano ad una straordinaria abilità manuale, la libertà al metodo, l'avventura al suo controllo. Il dialogo tra idea e materia.

Un uomo che dai giapponesi veniva definito con ammirazione "MMM: Martin Master Monster”: quasi non credendo che fosse in grado di seguire, da solo, l'intero processo produttivo di un'automobile dall'idea alla guida.

Paolo Martin designer

Un aneddoto che lo vede protagonista insieme a Nuccio Bertone è particolarmente esplicativo dell'approccio di Martin: l'imprenditore riponeva grande fiducia nell'inventiva del giovane visionario, così chiese lui di trovare qualche idea ed abbozzare un logo per la Carrozzeria Bertone; Martin non lo fece mai. Quello che fece fu, poco tempo dopo, consegnargli materialmente il logo della Bertone realizzato totalmente a mano in ottone.

Dopo la parentesi Bertone, dal genuino sapere artigiano alla grande industria il passo fu breve, con l'ingresso in Pininfarina, azienda-sogno per ogni cuore che batte a ritmo di design automobilitisco, e grande fucina di idee anche per Martin stesso. Ma a un cavallo di razza è difficile che siano congeniali briglie e ruoli che, piuttosto, costringono. 

Dopo quest'ultimo prolifico lavoro e grande riconoscimento, arriva la svolta: la carriera da imprenditore. 

Paolo Martin designer
Paolo Martin designer

Paolo Martin e l'impronta nell'automotive

Dai tempi dell'iconica Dino Competizione ad oggi sono passati parecchi anni ma "io lavoro fuori dal tempo", dice Martin; d'altronde, l'impulso di creare non ha passato nè futuro. E possiamo notarlo dal fascino senza tempo che suscitano le sue creazioni, il frutto delle scelte di un uomo che ha tenuto salde le redini del proprio stile, attraversando mode ed epoche. Non è figlio del proprio tempo ma delle proprie scelte, e quando si è così non s'invecchia mai.

Certo, probabilmente la Dino Berlinetta Competizione oggi non verrebbe disegnata allo stesso modo del 1965, ma la diversità sarebbe frutto delle storie ed esperienze di una vita; siamo certi però che emanerebbe la stessa raffinata gioia, che può scaturire solo un gioioso lavoro creativo  – tant'è che Rosinski ha definito la Dino Competizione uno degli oggetti più belli realizzati dall'uomo proprio perché esprime felicità.

Sicuramente la Dino Competizione è l'icona che maggiormente si associa alla figura di Paolo Martin, ma l'eredità che il designer lascia al mondo dell'automotive è ben più ricco, sono opera di questa mente geniale molte delle più interessanti super-car degli anni '60 e '70. 

ferrari dino berlinetta competizione
studio ferrari dino competizione
lancia beta montecarlo

Un esempio è la Lancia Beta Montecarlo, la storica coupè/spider che portò diverse innovazioni in casa Lancia, come il sistema di apertura della capote – brevetto Pininfarina – e il parabrezza incollato.

Un pubblico giovane ma esigente e desideroso di novità se ne innamorò subito, e anche alla giuria di esperti degli Style Awards piacque tanto che conferirono proprio alla Beta Montecarlo il primo posto, in quanto ritenuta la più bella automobile in produzione quell'anno.

Un altro modello iconico sempre targato Pininfarina è la Ferrari Modulo, una dream car dalle linee avveniristiche che fece propria la scena del Salone dell'Automobile di Ginevra nel 1970.

Un gioiellino da oltre ventidue premi internazionali per design e concetto, per indenderci.

Con una tale carriera alle spalle, Visionario è l'aggettivo che più spesso si sente accostare a questa eclettica personalità, un uomo che con la forza delle proprie idee – e con la determinazione di farle diventare concrete – ha saputo plasmare la propria realtà e quella del design italiano tutto. 

Un designer come pochi, che dovrebbe ispirare tanti; un amore sincero per la materia e per le sue forme, una libertà estrema che obbedisce solo alla funzione. 

Questo è Paolo Martin.

 

Presto sarà disponibile online una collezione speciale di stampe autografate a tiratura limitata dei disegni di Paolo Martin.

Paolo Martin innovatore
Ferrari Modulo

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